sabato 21 maggio 2011

Armilla

Mi sembra così scontato che tutti sappiano che c'è da votare sì  al referendum per negare la privatizzazione dell'acqua, e invece mi sono accorta che pofferbacco,  no, molti non ne sanno niente.
Arcipofferbacco.


"....dei corsi d'acqua incanalati nelle tubature d'Armilla sono rimaste padrone ninfe e naiadi.
Abituate a risalire le vene sotterranee, è stato loro facile inoltrarsi nel nuovo regno acquatico, sgorgare da fonti moltiplicate, trovare nuovi specchi, nuovi giochi, nuovi modi di godere dell'acqua.
Può darsi che la loro invasione abbia scacciato gli uomini, o può darsi che Armilla sia stata costruita dagli uomini per ingraziarsi le ninfe offese per la manomissione delle acque. Comunque, adesso sembrano contente, queste donnine: al mattino si sentono cantare."



Italo Calvino  "Le città invisibili"

E se privatizzassero l'acqua, le ninfe di Armilla morirebbero come meduse lasciate sul bagnoasciuga, si seccherebbero come foglie riarse, e della città  resterebbero solo tubi e ruggine e silenzio.


1 commento:

  1. Vengo in Italia per votare si.
    Ci tengo all'acqua pubblica e alle ninfe di Armilla. Voglio ancora sentirle cantare.

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