lunedì 28 dicembre 2015

Tableaux vivants

Echi dei tableaux vivants, soprattutto sotto forma di cazzeggio, se ne trovano a bizzeffe  come video e immagini virali sui social.
Ma il   tableau vivant, oltre a prestarsi alla burla, ha un suo perchè artistico. 
Il Quadro Vivente,  la cui nascita si colloca nella seconda metà dell'800,  di fatto è espressione che fonde teatro e fotografia e pittura.
Una libidine soprattutto per le avanguardie. 

Anche Pasolini  [e cosa non ha fatto]  li ha sperimentati  ne "La ricotta", attingendo dai dipinti delle deposizioni dei pittori manieristi Pontormo e Rosso fiorentino, e   caricandoli di tutti i traslati polemici e poetici che gli erano  propri.*

Ho assistito alla performance “La conversione di un Cavallo – 23 tableaux vivants dall’opera di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio” diretta da Ludovica Rambelli. 
(Che gran peccato non stare davanti davanti. Mannaggia alle cape altrui)

E’ dal 2006 che sulla scena – una scena nuda,  una piazza, un arenile, il presbiterio di una chiesa – con l’ausilio di pochissimi oggetti di uso comune e di molti pezzi di stoffa bianchi, rossi, neri, ocra e un fascio di luce, i corpi degli attori materializzano i quadri del Caravaggio. 

caravaggio tableax vivants


E’ tutto davanti agli occhi del pubblico, nessun trucco, nessun inganno:  con una naturalezza armonica, gli attori raccolgono dal pavimento le stoffe e le drappeggiano sul corpo e in pochi secondi trasformano se stessi in martiri, santi, astanti, carnefici, angeli, sassi o tavolini. Poi con la stessa naturalezza si immobilizzano nella gestualità dei personaggi caravaggeschi. 

caravaggio tableaux vivants

Alcuni secondi di perfetta stasi, poi la composizione si scioglie, i drappi  scivolano di nuovo sul pavimento o vengono ripiegati in altra guisa: si ripete il rito della vestizione per il nuovo tableau.


Penso che nessun tributo possa meglio rendere onore alla pittura  di Caravaggio, e allo stesso tempo esaltare l’azione teatrale, il corpo che crea e rappresenta la vita, senza alcun artificio o impupazzatura o effetti fantasmagorici. 
Immediatezza e verità. 
Suggestivo, altamente suggestivo e notevole.   




* La scena della deposizione ne La ricotta di Pasolini