Una volta capitò che si parlasse di passioni.
Leggere, il cioccolato fondente in tutte le sue sublimi
varianti, guardare, andare al mare all’alba.
E le ossessioni?
Non me ne venne nessuna in mente.
E neanche
dopo.
Ma ora.
C’è. E so com’è.
Un brulicare continuo dello stesso pensiero, attanagliante,
dominante, tutto il resto a latere.
Un sottofondo che s’impenna nel dormiveglia, continuo,
assillante.
Una colla.
Cola/colai/oca/ca/ai/ola/lai/ci/alci/ciao/coli/oli/cali/ali/la/li/callo/allo/olia...
(urca, ma quante me ne sono venute, cazzarola, e in quadrato
di 4x4, 16 lettere a disposizione, hai voglia quante).
Ruzzle ruzzle.
L’ossessione.
E non basta trovarne di lunghe, devono essere tante, in fretta, bisogna essere rapidi/ardi/ria/pii/pia/radi/pira/apri…
Allora è questo, ruzzle? Non comincio nemmeno: come ossessioni mi bastano e mi avanzano quelle che ho.E poi ho paura che, se solo inizio non la smetto più...
RispondiEliminaOh, ecco cos'è, ne parlava anche un'amica su fb e diceva che non riusciva a smettere di giocarci. Adesso che ho capito cos'è me ne terrò alla larga perchè la penso proprio come Grazia.
RispondiElimina:)