Echi dei tableaux vivants, soprattutto sotto forma di cazzeggio, se ne trovano a bizzeffe come video e
immagini virali sui social.
Ma il tableau vivant, oltre a prestarsi alla burla, ha un suo perchè artistico.
Il Quadro Vivente, la cui nascita si colloca nella seconda metà dell'800, di fatto è espressione che fonde teatro e fotografia e pittura.
Una libidine soprattutto per le avanguardie.
Una libidine soprattutto per le avanguardie.
Anche Pasolini [e cosa non ha fatto] li ha
sperimentati ne "La ricotta", attingendo dai dipinti delle deposizioni dei pittori manieristi Pontormo e
Rosso fiorentino, e caricandoli di tutti i traslati polemici e
poetici che gli erano propri.*
Ho assistito alla performance “La conversione di un Cavallo – 23 tableaux vivants dall’opera di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio” diretta da Ludovica Rambelli.
(Che gran peccato non stare davanti davanti. Mannaggia alle cape altrui)
E’ dal 2006 che sulla scena – una scena nuda, una piazza, un arenile, il presbiterio di una chiesa – con l’ausilio di pochissimi oggetti di uso comune e di molti pezzi di stoffa bianchi, rossi, neri, ocra e un fascio di luce, i corpi degli attori materializzano i quadri del Caravaggio.
E’ tutto davanti agli occhi del pubblico, nessun trucco, nessun inganno: con una naturalezza armonica, gli attori raccolgono dal pavimento le stoffe e le drappeggiano sul corpo e in pochi secondi trasformano se stessi in martiri, santi, astanti, carnefici, angeli, sassi o tavolini. Poi con la stessa naturalezza si immobilizzano nella gestualità dei personaggi caravaggeschi.
Alcuni secondi di perfetta stasi, poi la composizione si scioglie, i drappi scivolano di nuovo sul pavimento o vengono ripiegati in altra guisa: si ripete il rito della vestizione per il nuovo tableau.
Penso che nessun tributo possa meglio rendere onore alla pittura di Caravaggio, e allo stesso tempo esaltare l’azione teatrale, il corpo che crea e rappresenta la vita, senza alcun artificio o impupazzatura o effetti fantasmagorici.
Immediatezza e verità.
Suggestivo, altamente suggestivo e notevole.
* La scena della deposizione ne La ricotta di Pasolini
Questa performance mi incuriosisce molto. Dove si tiene? Mi pare di capire che si ripete ad ogni Natale, giusto?
RispondiEliminaE' uno spettacolo itinerante, non solo rappresentato a Natale. Quest'anno ad esempio è stato ospitato dal complesso Donnaregina, museo diocesano.
EliminaMagari potresti tenere d'occhio il sito Matlatheatre.
http://www.malatheatre.com/
Bellissimo! Terrò d'occhio il sito anch'io!
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