domenica 5 febbraio 2012

Neve in haiku.

Affossi, neve.
Limiti i movimenti
e i passi lenti.

Forse tutto dipende dalla prima volta.
La neve è fredda, bagnata, non mi piace.
(la prima volta sulla neve non la dimenticherò mai.
L'abbardatura non era sicuramente a tenuta, nei doposci, quei cosi pelosi fuori e di plastica dentro,  c'erano pozze di acqua,  ciac ciac ad ogni passo.
Anche il culo bagnato.
Un purpo dentro lo scafandro)
Va bene, l'effetto total white ha una sua fascinazione scenica et estetica.
Anche i fiocchetti leggeri che vengono giù come piumette.
Ma l'immobilità e il silenzio ovattato mi fanno pensare alla morte.
(ho un animo  giapponese).


Dura soltanto
un'ora, morbida e bianca.
Rivo diventa.

Ieri ha fatto spruzzatina. Proprio un velo, al mattino presto, copriva tetti e auto parcheggiate e cigli della strada.
Ma lo sfizio di fare palla di neve raccogliendola dagli angoli del lunotto di una auto in sosta e lanciarla contro i vetri di una finestra, me lo sono tolto.
Non si sono scassati i vetri.
Manco questo.
La neve proprio non mi piace.


4 commenti:

  1. La neve è come una bella ed algida donna, ne rimani incantato ma ti paralizza.

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    1. La tocchi, a mani nude, e te le cionca :D
      (marò, ma quanto sono poetica)

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  2. Qualcuno l'anno scorso sulla neve mi ha mandato un haiku:
    Nella fredda alba
    riverbera la neve
    un'acuta gioia

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  3. Qualcuno? Ne so qualcosa? :DDD

    (era riferito alla sensazione tua.
    E poi l'umore, Grazia, l'umore.
    Condiziona, eh:D)

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