giovedì 10 maggio 2012

Il gioco del mondo

Quanto si può aggiungere e togliere  senso ad un'immagine, pensavo.
Ermeneutica, ovvero dell'interpretazione.
(Mi innamorai di questa parola, subito, appena ebbi ne ebbi interpretato il significato, fuori dalla filosofia e dai manuali.
Nessuna verità data per sempre)


"Forse l'Eden, come lo raffigurano i più, è la rappresentazione mitopoietica dei brevi attimi fetali che sopravvivono nell'inconscio. All'improvviso capisco meglio lo spaventoso gesto dell'Adamo del Masaccio. Si copre il volto per proteggere la propria visione, ciò che è stato suo; conserva nella minuscola notte delle mani l'estremo paesaggio del suo paradiso. E piange (perchè quel gesto è anche quello che accompagna il pianto) quando si accorge che è inutile, che la vera condanna è ciò che inizia: l'oblio dell'Eden, ovvero l'uniformità del gregge, l'allegria sporca e misera del lavoro e del sudore della fronte e delle ferie pagate."

Cortàzar - Il gioco del mondo (Rayuela)


Epperò. 
Che Adamo pianga perchè la vera condanna è l'oblio dell'Eden, ovvero l'uniformità del gregge, sta bene.
Che la vera condanna sia anche  l'allegria sporca e misera del lavoro e del sudore della fronte e delle ferie pagate, potrei pure pensarlo, ma non oserei mai dirlo davanti ad un amico che ha appena ricevuto la lettera di licenziamento.


4 commenti:

  1. Eh sì, c'è decisamente qualcosa di peggio delle ferie pagate (e anche del sudore della fronte).
    Anche se il brano di Cortazar ha comunque il suo valore; avrebbe però potuto anche dire ...la vera condanna è ciò che inizia: l'oblio dell'Eden, e fermarsi lì, era già abbastanza suggestivo; aggiungere magari anche ovvero l'uniformità del gregge, e il resto semplicemente lasciarlo all'immaginazione del lettore. Ognuno di noi sa poi quale figura dare all'oblio dell'Eden, con quale simbolo rappresentarlo nella propria testa.
    Semplice, personalissima ipotesi di rettifica, sia chiaro... e tanto per dire.

    RispondiElimina
  2. Per me Adamo piange perché sa che morirà e che per lui non ci sarà più Paradiso.Le ferie pagate e l' uniformità del gregge vengono dopo, molto dopo... Bastava l'" oblio dell'Eden", questa era la sua condanna.
    Comunque se Cortazar la interpreta così....

    RispondiElimina
  3. La rappresentazione mitopoietica dei brevi attimi fetali altro non è che la nostra stessa vitalità, una sorta di memoria cutanea del rapporto col liquido amniotico che ci spinge a cercare un altro essere umano per sviluppare la nostra fantasia e creare quell'Eden che non è mai esistito prima. Coprirsi il volto è far sparire il mondo inanimato per realizzare quella fantasia che vuole solo rapporti umani. Purtroppo molti fanno invece sparire i rapporti umani e vivono di oggetti inanimati...e mandano lettere di licenziamento.
    Madonna bona come sono apodittico!
    :-)
    Bellissimo post

    RispondiElimina
    Risposte
    1. lascia che te lo dica io. bellissimo commento apodittico (marò!) :D

      Elimina