“Tu vai là, da Mario, un contadino che
coltiva con grande passione, entri nel suo campo, leggi sul cartello le verdure disponibili, te le
raccogli nella quantità che desideri, poi vai alla "cassa" (*), cioè
da lui, e gliele paghi.
Hai preso 2,4 kg, gliene paghi 2. Sempre per difetto.
E se lui non c'è? Fai uguale fino alla (*) e invece di farti
pesà tutto e dare i soldi a lui, pesi da te e poi lasci i
soldi in un'apposita cassetta messa lì in bella vista.
Ci si sente (magari poco poco, ma vabbè) un po' parte in
causa, se coinvolti nel processo di raccolta. E i soldi a Mario glieli dai volentieri:
come fai a "fottere" una
persona che ti lascia la porta di casa aperta e ti ha anche apparecchiato la
tavola?”
Quando il mio amico Vincenzo, terrone come me ma trapiantato in Umbria, mi scrisse questa
cosa, mi uscì il fumo dalle orecchie.
Sé, sé, una roba di questo tipo qui non potrebbe accadere
manco tra tremila anni.
Come si fa a “fottere” una persona così?
Si fa, si fa.
Povero il Mario X
napoletano, me lo immagino, a rifonderci
filippo e panaro, manco la cassetta, troverebbe, oltre all’orto
sventrato.
Cazzo, ci deve essere qualcuno che pure qua ci ha la
passione, coltiva senza pesticidi schifezze e fresco fresco te lo vende, sono io che non ne so niente, che non
sono informata.
Allora ho cominciato a guardare con curiosità sempre
crescente le due bandiere della coldiretti che sventolano sulla strada nuova
che aggira il paese, un nastro di cemento e muro e marciapiede dove è moda
andare a correre (prima uno o due sparuti, adesso frotte – si sa, l’unione fa
la forza), mentre le auto percorrono rapide per immettersi sulla
circumvallazione esterna della città.
Tra le palazzine e i parchi nuovi, ancora resistono fazzoletti
di terra coltivata, si vedono gli alberi da frutta spuntare oltre i muri.
Finalmente ho osato.
Ho infilato la stradina sbandierata.
Ho infilato la stradina sbandierata.
In fondo c’è una palazzina, con un grande spiazzo antistante
dove sono stati montati dei gazebo.Sotto i gazebo, sistemati
a U, dei ripiani su cui occhieggiano tanti tipi di frutta e verdura: pesche, ananas, pomodori, melanzane, zucchine,
banane.
(nessun cartellino indicante il prezzo)
C’è qualcosa che non mi torna.
La banana coldiretta?
Niente fai da me: la
padrona di casa, butta un occhio alla
finestra dicendo - ecco, ora si sono svegliati - , poi mi chiede
cosa mi serve.
Evito l’ananas.
Compro mezzo chilo di
pomodori, un chilo di prugne e mezzo
chilo di zucchine .
Pure lo scontrino fiscale.
Totale: 4 euro e 50.
Alla faccia del bicarbonato.
Dal mio fruttaiuolo abituale (Fabio, prendo io? Facite, facite,
signò) con due euro accatto 3 chili di
frutta assortita, pesche/prugne/percoche/albicocche.
O una cassetta con 6
meloncini bianchi.
E nella busta Fabio ci infila un quintale di basilico, sedano, prezzemolo.
Quando si dice ‘a carne sotto e i maccaruni 'acoppa.
Basta una bandiera, per
farti fottere dal contadino.
Il che non significa che siano tutti così.
E’ ciorta.
Ho capito tutto, tranne "E' ciorta".... Mi ci vuole google traduttore? :)
RispondiEliminaAnche da noi i contadini "verdi" ti fottono..:(
la ciorta è la fortuna,la buona sorte.
RispondiEliminaVedi bene, dev'esserci una ragione. Forse si 'e spriemm esce 'a sciampagna.
RispondiEliminaspremere i cucuzzielli è cosa ardua.
Eliminae tanto per la cronaca, manco chissà quanto saporiti erano.
proprio cucuzzielli.:)