martedì 11 dicembre 2012

Càpita, ma anche no (si spera).

"A quest'ora arrivi? Sei quasi in anticipo."
"Sarei anche arrivata prima, se non mi fossi accorta solo nel garage che ho  messo una scarpa diversa dall'altra."
Lo sguardo si sposta dalla faccia ai piedi.
"Vabbuò, e poi sono tornata a casa a cambiarmela, la scarpa."

Naturalmente mentre una tempesta d'acqua falcidiava il viale, l'ombrello si ribaltava per il vento, e l'ascensore era bloccato.
I piani a piedi arlecchini inzuppati, l'ansia da ritardo sulla schiena e l'affanno nella gola.

[Penso che dovrei cominciare seriamente a preoccuparmi]

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