"Iamm, spìcciati, spìcciati" era la formula d'ordinanza della nonna quando si stava per uscire.
Ero però già spicciata e l'aspettavo sbuffando sotto l'arco della porta aperta, mentre lei andava avanti e indietro alla ricerca spasmodica delle chiavi, della borsa, della sciarpa, della retina, di qualunque oggetto le fosse indispensabile recuperare prima di uscire.
E avanti e indietro, ripercorrendo le stesse mensole, gli stessi ripiani, gli stessi scaffali, alternava lo "spicciamoci" con "uh, 'o munaciello".
Sempre colpa del munaciello; era lui a nascondere la borsa e la sciarpa, e sempre lui veniva tirato in ballo quando le chiedevo le chiavi della cassapanca dove c'erano i cimeli: il cappello groffato del matrimonio di mammà, le fotografie ingiallite del nonno soldato, il copriletto giallo finto cinese.
"le chiavi non ci stanno, l'ha annascost 'o munaciell"
Pure la nonna, donna semplice e popolana, devota alle anime del criatorio, alle capuzzelle di morto, al parnaso di tutti i santi e di tutte le madonne, sapeva che il munaciello non esiste.
Avanti e indietro, dal comodino alla borsa, dalla mensola del bagno alla lavatrice, sotto il divano, dietro il ficus, pure nel bustone della carta da riciclare, mi sarò fatta una decina di chilometri di marcia in casa ripercorrendo gli spazi una quarantina di volte.
Niente, non sono stata capace di trovare il libro che stavo leggendo.
Sparito, scomparso, dissolto.
E no, assolutamente non è inzallanutaggine.
E' stato il munaciello.
Sicuro, proprio.
'o munaciello esiste e vive qui da me.
RispondiEliminaHo perso libri, chiavi, occhiali, portafogli e pure qualche amicizia. E non è inzallanutaggine: è lui, lo so.
I ladri fuori e i monacielli a casa. Sei un distributore automatico di libri ultimamente.
RispondiEliminaGil
MO MI E' TUTTO CHIARO.
RispondiEliminaIl monaciello, quando non vive da te e non soggiorna da Grazia, credo venga a stare da me. Qui è sparita un'intera collezione di cartoline-farsa! (quelle cartoline orrende che non si trovano quasi più, con i bambini davanti alle torte e i fiori finti, tanto per intenderci)
RispondiEliminanon perdo mai niente, smarrisco, le cose poi ritornano da me.
RispondiEliminaSai che questo inframmezzare dialettale mi ricorda Montalbano? Bello, fresco e frizzante, complimenti al tuo stile!
RispondiEliminaEgemon