venerdì 1 luglio 2011

All'anagrafe

Ah, il posto fisso, la fatica nel Comune. Gli impiegati comunali  sono - voce di popolo - i veri fortunati.
"Ha pigliato'o posto int'o comune, sta apposto."
[manco un sei all'enalotto]
Certamente nessuna crisi - o grave congiuntura negativa  internazionale - mette il posto nel Comune a rischio, è una garanzia di continuità fino alla pensione o fino a che morte non  separi. (sciò)
Però, ci vuole taaaaanta preparazione per superare i concorsi, taaaanta pacienza per sopportare il pubblico, dico soprattutto  per gli impiegati che stanno agli sportelli:  gli utenti  fanno continue richieste, domande assurde,  rompono,  premono,  scassano da quando si apre la saracinesca fino  a quando chiude.
Ci vuole un'attitudine particolare.

C'è aria condizionata, si sta freschi nell'ufficio anagrafe.
Dietro il lungo vetro di separazione, ci sono due impiegati.
Mi avvicino al vetro lì dove il cartello indica documenti d'identità. Un impiegato mi chiede cosa debba fare.
Evidentemente non conta saper leggere; gli dico che devo rifare la carta d'identità.
Mi invita a spostarmi  a destra, verso l'ultimo sportello.
[mperscrutabili motivi]
Consegno la carta d'identità sbrindellata e le fotografie.
"Signò, ma queste foto non vanno bene, e che è, sono foto di riconoscimento queste?"
Rispondo che proprio per evitare problemi, le ho fatte dal fotografo e non con l'autoscatto o alle macchinette, e certamente il fotografo avrà immaginato che le fototessera sarebbero servite per  i documenti e non per il book fotografico.
Si allontana e va a chiedere a qualcuno all'interno.
"Signò, non vanno bene, ma ve la faccio lo stesso, poi ve la vedete voi.
Siete alta 1,65 sì?"

[non sto  a rivendicare il  centimetro che mi ha sottratto, in quanto attraversata da  un più possente  moto di vanità frustrata. Se avessi messo i tacchi invece dei sandali piede a terra sarei potuta diventare in un battibaleno, con tanto di certificazione, un pezzo di stangona]

"Signò, ma di che colore tenete i capelli?"
Visibilmente meravigliata, non rispondo. L'impiegato mi guarda e guarda la foto, mi guarda e guarda la foto.
Poi risoluto, dice:
"Vabbuò, lo domando di là" - e con la foto in mano si reca nuovamente all'interno.
Torna e alla voce capelli, scrive: ramati.

E se domani  tingessi  la chioma biondo platino o nero corvino o  blu elettrico?

4 commenti:

  1. Sempre "la rossa" rimani !
    Eccezionale come al solito.
    Ciao
    Pier

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  2. Ha ragione Pier : sempre la"rossa" rimarresti, qualsiasi cosa scrivano sulla carta d'identità. Per quanto anche un blu elettrico......

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  3. A saperlo potevi presentarti con una ciocca diversa dall'altra, tipo arcobaleno...

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  4. C'è sempre da augurarsi di dover andare al Comune il meno possibile. Probabilmente, tra i requisiti richiesti per vincere il concorso, c'è il sapere sempre e comunque ostentare un atteggiamento da scoglionati doc, mi si passi il francese.

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