Te ne vai o no te ne
vai sì o no, canta una madre saltellante e gaudente spingendo suo figlio non solo metaforicamente, nel mare magnum che fa ressa davanti ai cancelli della scuola.
Tutti, ma proprio tutti i bambinetti , altezza media 1,30 centimetri, hanno la cartella a tracolla al posto dello
zaino (ma come faranno a passarsi voce così velocemente, e poi in branco compatto a
seguire la moda, hai voglia a dire il
peso non si distribuisce bene, ti si torce la spalla, si piega la colonna
vertebrale, la risposta è: lo zaino è
per i piccoli, è da bambini delle elementari)
Primo giorno, accoglienza esclusiva degli alunni che
iniziano il secondo ciclo.
Lungo il viale d’ingresso, come lampioni, i docenti disposti
in fila, distanti circa 5 metri l’uno dall’altro, accolgono l'ondata di genitori e relativa prole,
sfoderando sorrisi smaglianti e
buongiorno e buon anno: mancano solo i
pon pon e le trombettine.
(non mi sarei piegata a fare la profcheerleader manco se me l’avessero imposto con un ordine di servizio scritto)
Ammassati in palestra, i genitori attendono frementi di
conoscere il destino dei propri pargoli: gli elenchi sono stati tenuti segreti onde
evitare lamentele e piagnistei, richieste
minacciose di cambi di sezione prima dell’inizio della scuola.
(tanto ci saranno
sempre dopo)
Prima di procedere all’assegnazione degli alunni alle sezioni, si
ascoltano, nell’ordine: il discorso della preside – applauso – il discorso del sindaco – applauso – il discorso
dell’assessora – applauso – il discorso del vicepreside a nome di tutti i
docenti - applauso .
Tutti discorsi incentrati sui cittadini di domani.
Tutti terminanti con auguri ai cittadini di domani.
Intanto è già passata un’ora.
Ed ecco la Sorpresa.
Alcune giovanissime cittadine di domani mostrano alle matricole e ai parents il meraviglioso progetto a cui hanno
partecipato lo scorso anno: sulle note di tammurriata nera, in gonnellino coprimutanda e panza nuda si esibiscono in danza del ventre e coreografico balletto, alè, uè, uè.
Le cittadine di domani.
La mia scuola è differente.
Oggi, secondo giorno, autotassazione e colletta per dipartimento per fare le
fotocopie dei test d’ingresso da somministrare
agli alunni.
Ovviamente la fotocopiatrice è rotta, ma anche se non lo
fosse stata, il toner, la carta, quante pretese, non le potete dettare le prove
d’ingresso? Le dovete fare per forza?
Desolante, davvero.
RispondiEliminaOggi primo giorno d'asilo (d'asilo!) di mio nipote, c'era perfino il fotografo per fare (a pagamento) un reportage fotografico. Che dire? Meglio non commentare...
Che tristezza. Dopo un po' non si ha neanche più la forza di indignarsi.
RispondiEliminaProf non me ne volere per questo, ma io turnass al precettore che viene a casa. Così uno i balletti a panza fuori se li andrebbe a vedere in qualche night della zona porto, le fotocopie le farebbe dal tabaccaro e i test se turnasser a ffa solo sotto le armi. E i comizi per i ggiovani del domani se turnasser a ffa solo in piazza, dove li va a sentire chi è strunz convinto, e no na povera anema 'e ddio.
RispondiEliminaCiao prof.
Facimm accussì. Quando sarà il momento, fammelo sapere, vengo a fare l'aio a casa tua ai figli tuoi.
EliminaA disposizione.
(no volontariato, ovviamente:D)