giovedì 13 settembre 2012

Da una parte e dall'altra.


Te ne vai o no te ne vai sì o no, canta una madre saltellante e gaudente  spingendo suo figlio non solo metaforicamente, nel mare magnum che fa ressa davanti ai cancelli della scuola.
Tutti, ma proprio tutti i bambinetti , altezza media 1,30 centimetri,  hanno la cartella a tracolla al posto dello zaino (ma come faranno a passarsi voce  così velocemente, e poi in branco compatto a seguire la moda, hai voglia a dire  il peso non si distribuisce bene, ti si torce la spalla, si piega la colonna vertebrale,  la risposta è: lo zaino è per i piccoli, è da bambini delle elementari)
Primo giorno, accoglienza esclusiva degli alunni che iniziano il secondo ciclo.
Lungo il viale d’ingresso, come lampioni, i docenti disposti  in fila, distanti  circa 5 metri  l’uno dall’altro,  accolgono l'ondata di genitori e relativa prole, sfoderando sorrisi  smaglianti e buongiorno e buon anno:  mancano solo i pon pon e le trombettine.
(non mi sarei piegata a fare la  profcheerleader  manco se me l’avessero  imposto con un ordine di servizio scritto)
Ammassati in palestra, i genitori attendono frementi di conoscere il destino dei propri pargoli:  gli elenchi sono stati tenuti segreti onde evitare lamentele e piagnistei,  richieste minacciose di cambi di sezione prima dell’inizio della scuola.
(tanto ci saranno sempre dopo)
Prima di  procedere  all’assegnazione degli alunni alle sezioni, si ascoltano, nell’ordine: il discorso della preside – applauso  – il discorso del sindaco – applauso – il discorso dell’assessora – applauso – il discorso del vicepreside a nome di tutti i docenti - applauso .
Tutti discorsi incentrati sui cittadini di domani.
Tutti terminanti con auguri ai cittadini di domani.
Intanto è già passata un’ora.
Ed ecco  la Sorpresa. 
Alcune giovanissime cittadine di domani  mostrano alle matricole e ai parents  il meraviglioso progetto a cui hanno partecipato lo scorso anno: sulle note di tammurriata nera, in gonnellino  coprimutanda e panza nuda si esibiscono  in danza del ventre e  coreografico balletto, alè, uè, uè.
Le cittadine di domani.


La mia scuola è differente.
Oggi, secondo giorno, autotassazione  e colletta per dipartimento per fare le fotocopie  dei test d’ingresso da somministrare agli alunni.
Ovviamente la fotocopiatrice è rotta, ma anche se non lo fosse stata, il toner, la carta, quante pretese, non le potete dettare le prove d’ingresso? Le dovete fare per forza?



4 commenti:

  1. Desolante, davvero.
    Oggi primo giorno d'asilo (d'asilo!) di mio nipote, c'era perfino il fotografo per fare (a pagamento) un reportage fotografico. Che dire? Meglio non commentare...

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  2. Che tristezza. Dopo un po' non si ha neanche più la forza di indignarsi.

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  3. Prof non me ne volere per questo, ma io turnass al precettore che viene a casa. Così uno i balletti a panza fuori se li andrebbe a vedere in qualche night della zona porto, le fotocopie le farebbe dal tabaccaro e i test se turnasser a ffa solo sotto le armi. E i comizi per i ggiovani del domani se turnasser a ffa solo in piazza, dove li va a sentire chi è strunz convinto, e no na povera anema 'e ddio.

    Ciao prof.

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    1. Facimm accussì. Quando sarà il momento, fammelo sapere, vengo a fare l'aio a casa tua ai figli tuoi.
      A disposizione.
      (no volontariato, ovviamente:D)

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