venerdì 21 settembre 2012

Ombre



Il gioco delle ombre cinesi era uno dei pochi che facevo coi miei fratelli, quando il lumino rendeva meno buia la stanzetta, di notte.
Le ombre di aquila, coniglio, cane erano quelle che intrecciando le dita mi venivano meglio.
Mi divertivo, io.
Non i miei fratelli.
L’aquila e il coniglio  si trasformavano  sempre in cane che magnava le loro manine.



Le ombre fanno paura, tranne quella mobile di Peter Pan.
Inquietano  anche se affascinano: appartengono al regno dell’indefinito.
Le ombre possono generare mostri.
Per questo è doppiamente straniante l’uso delle ombre che invece fanno due artisti in cui sono incappata gironzolando su internet.



Anzi, più che straniante, intimamente angosciante.
L’ombra perde il suo connotato pauroso nel momento in cui si riconosce l’oggetto che la genera.
Ciò non succede con le ombre “tranquillizzanti” di Tim e Sue, ombre dai contorni riconoscibilissimi – uomini e donne, profili di città, motociclette.
E' ciò che le genera ad essere mostruoso.




Munnezza.



Grovigli di rifiuti,  mostri prodotti dall’opulenta società del benessere.
Il ribaltamento di senso rispetto all’archetipo che l’ombra ha nell’immaginario collettivo sembra totale, ma non lo è.
Le ombre fanno sempre paura. 

4 commenti:

  1. Strani giochi d'ombre: sicuramente vale la pena conoscerli. Non appena posso li andrò a cercare.

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  2. Forse son sempre il solito rompicoglioni, ma a me piacciono queste ombre e ci leggo, a modo mio ovviamente, un messaggio assai carino. Di solito l'ombra si lega alla paura, all'indefinitezza, al mito della caverna di quel prete di Platone. Di solito, nella nostra cultura cattocoatta, si pensa che i mostri li abbiamo dentro, come il Male e altre panzane simili. Scoprire artisti che dalla monnezza creano il bello ribalta completamente le cose: la bellezza ce l'abbiamo dentro, lo schifo prodotto dai rifiuti bisogna trasformarlo attraverso un'immaginazione creativa e forse, prima o poi, avremo meno rifiuti e più bellezza.
    :)

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    1. Anche io ho pensato all'inizio le stesse cose che hai scritto tu. E' per questo che mi hanno tanto colpito queste opere.
      (è quella l'idea che ha mosso gli artisti)
      Però ho anche pensato a quando si spengono le luci dei riflettori che creano le ombre.
      Cosa resta.

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  3. Restano i rifiuti... :(
    A parte questo, sono molto belle queste ombre e non fanno nemmeno paura... :)

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