venerdì 7 ottobre 2011

Mi è semblato di vedere un...


Un elefante.
Un elefante (Indiano? Africano? Boh)  a passeggio per il corso principale,  tra i motorini  (cauti nel sorpasso, la verità) e le auto (non strombazzanti , e che è, meraviglia!)
Straniante assai.
Pubblicità vivente del circo Orfei. 
Evidentemente il volantinaggio e la distribuzione di biglietti finto omaggio  fatti dagli inservienti  in divisa rossa e mostrine e alamari dorati non sono stati sufficientemente efficaci.
E lo so, lo so, ai bambini piacciono tutti gli animali esotici, le galline, le capre, figuriamoci un elefante.
All’elefante in proboscide e zampone non si può resistere.
(se non funziona questa non ci restano che le fattorie maremmane, penseranno quelli del circo)
Ma che pena,  povero bestione.
Che pena uguale, immaginarlo chiuso nel gabbione-carrozzone.

E in tutto il suo lungo marciare, manco una cacata.
(come avranno fatto a fare in modo che non?)

4 commenti:

  1. Gli animali da circo mi mettono addosso una gran malinconia. Pero' adoro Moira Orfei, con le paillettes, la pettinatura, il rossetto e il trucco da mascherone .Chissà se avrebbe fatto lo stesso effeto straniante e, oltre tutto, senza nessun bisogno di...

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  2. Con uno di quei tappi ermetici per i buccaccioni di mulignane. Forse con la misura ci siamo.

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  3. Oh sì, che pena infinita quel bestione, costretto suo malgrado a far parte di quel carrozzone. Il mondo del circo per me è solo acrobati e atleti e maghi. Ma gli animali no, per cortesia. Con quegli occhi smarriti e chissà quali duri addestramenti per compiere gesti a loro incomprensibili.

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  4. una delle serate più tristi della mia vita fu'quella al circo takimiri, dove il sig. takimiri faceva tutto, lui e la sua famiglia.

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