sabato 1 ottobre 2011

Elena e Pasquale

La circumvallazione esterna (alias strada americana forse perchè il primo tracciato tra le campagne prima dell'abnorme sviluppo urbanistico fu quello impresso dai cingoli dell''esercito alleato, alias doppio senso forse perchè era una delle prime strade a doppia carreggiata - vox populi - o possibile che lo fosse per la presenza delle puttane?) è una delle strade più fetenti  da percorrere tra quelle di periferia della città.
Munnezza sparsa lungo le rampe di accesso da qualunque e verso qualunque paese della cintura, munnezza in cumuli bruciata, palazzoni e palazzine con vista sul traffico e olfatto sul fieto, fazzoletti di verde sporco e rachitico lasciato tra il calcestruzzo.
Accellerazioni e repentine fermate nei pressi di quadrivi e rotonde e rampe, perennemente ingorgati.
Il paesaggio del disordine metropolitano, soprattutto nei  suddetti tratti,  è arricchito da sgargianti  manifesti pubblicitari azzeccati su giganteschi tabelloni pubblicitari posti in fila continua dietro ai guard rail.
(oh, colore, oh, forme, oh.)

Quadrivio Casavatore Arzano.
Passaggio lento, lentissimo.
Guardo i manifesti (potrei guardare nelle finestre e nei balconi aperti, o nei finestrini delle macchine in coda)
T***** arredamenti, F***** cucine, P******ta, e poi Elena e Pasquale.
Quattro scatti, gigantografie affiancate.
Tipiche pose da servizio fotografico pre-matrimoniale, gli 'nnammurati in borghese colti uocchio'int'all'uocchio a puntone al mare prima del fatidico giorno del travestimento in frac e merletti e veli bianchi.
Non c'è il nome dello studio fotografico.
Non è la pubblicità del fotografo.
E' la loro pubblicità.
Elena e Pasquale.

Anche Medoro e Angelica incisero i loro nomi sulla corteccia degli alberi (e Orlando uscì pazzo).
Ma metterci la faccia.
Apparire conta sempre più che essere.



3 commenti:

  1. A me Elena e Pasquale, però, stanno simpatici e credo sia meglio vedere la loro emozione di innamorati, sia pure accomodata in uno studio fotografico,che i manifesti delle impeccabili cucine P******.Eccesso di romanticismo il mio? Forse, ma almeno( come dici) ci mettono la faccia con una spudoratezza talmente ingenua che fa perdonare molto. Anche le pose sdolcinate da pubblicità televisiva e la loro smisurata voglia di apparire.

    RispondiElimina
  2. Grazia è, e non potrebbe essere altrimenti (mi si perdoni il gioco di parole), la grazia in persona e mi sarei stupita se avesse espresso un sentimento diverso da quello che ha effettivamente affidato al suo commento.
    Io, che invece sono una papera fetentissima, non nutro grande tenerezza per Elena e Pasquale: questi due promessi sposi de noantri mi fanno molta pena e insieme molta rabbia, perché esprimono in modo macroscopico (quanto sono grandi 'sti cartelloni??) questa smania di apparire ad ogni costo che trovo davvero una delle più insopportabili e indigeste manifestazioni dello spirito italiano versione contemporanea-burina-drogata di televisione. Non ne posso più!
    Fine dello sfogo.
    (Alea, visto che ti piace, etichetto questo mio commento sotto la rubrica: la Papera inveisce)

    RispondiElimina
  3. Angelica e Medoro, antesignani del vutamient 'e stommeco.

    RispondiElimina