venerdì 29 aprile 2011

Con-dominio

Poveretto, il corriere, con il suo pacchetto in mano ad elemosinare l’accoglienza temporanea per  un libro-omaggio destinato all’inquilina assente presso i citofoni dei vicini.
Crocchietto di casalinghe,  quella con il capello scippato e le paposce al piede  e quella con il tailleur a scacchi neri e grigi, quella con la borsa della palestra e quella con la busta della spesa.
E io no non posso, e io non la conosco, e io non mi assumo la responsabilità, e che ci sta qua dentro - è un libro signora, non si deve pagare niente - , e no e no.
Il corriere soppesa il  pacco.
Transita  la signora A., generalessa dal passo marziale e dalla voce tuonante.
(il palazzo  è un microcosmo. Il parco in cui il palazzo  si stringe ad altri palazzi  è  un cosmo)
Si ferma.
“Ehhhhh,  come, non la conoscete, signò? Al terzo piano sta! Pigliatevi il pacco, lo mettete in una busta e lo appendete fuori alla porta, sulla maniglia, così quando torna lo trova, e che ci vuole, e che è, non si fa questo ai vicini di casa!!”
Così mi dice, una mezzora dopo il fatto, quando  rientro e lei, la signora A.,  ancora cincischia in strada:
“Che brutta gente sta dentro al palazzo tuo, ma che brutta gente. Quello il corriere andava annanz e aret con il pacco in mano, e allora mi sono messa in mezzo, e  ho detto cosa fare. Ho fatto bene? Che brutta gente, che brutta gente.”
“Ma a chi lo avete detto di prendere il pacco?”
“Nun ‘o saccio come si chiama.”
Appesa alla maniglia della porta,  non c’è una minchia.

Poi si dice che la gente non legge.

5 commenti:

  1. E invece legge la gente, specialmente i libri degli altri !

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  2. Ho appena scoperto che esiste questa tua creatura e accolgo la novità con giubilo (anche perché ritrovo la cara Grazia), pregustando altri tuoi scritti.
    Quanto al fatto increscioso raccontato, non ho parole. Ma è stata la prima cosa su cui ho indagato non appena trasferita nel condominio in cui vivo ora: su quale destino attendesse un pacco di libri lasciato momentaneamente incustodito nella cassetta della posta.
    Saluti affettuosi

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  3. E ma mo' qual'era sto libro ce lo dovresti di' però. A lettori malati come noi l'idea di questa lettura trasfugata che viene compulsato da mani ladre fa impazzire di curiosità.
    Gil

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  4. Qual era il libro : questo,ora,è l'interrogativo.
    Aspetto il prossimo post. Fai presto !

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